Cosa fa
L’animatore digitale è una figura istituita dal MIUR con il compito di guidare i processi di attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) nei propri istituti scolastici. Non essendo state destinate risorse specifiche per questa funzione, si ritiene pertanto che sia coerente per questa figura attingere allo stanziamento previsto per le F.S.
Competenze:
L’animatore digitale deve essere un docente di ruolo per ciascuno degli 8500 istituti, con spiccate capacità organizzative che ha il compito di seguire il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza per il triennio (2019-2022). Nello specifico è chiamato a:
- organizzare attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD;
- individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, etc.);
- lavorare per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell’istruzione, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività degli studenti.
Finalità (cfr. azione #28 del PNSD):
1) formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
Nello specifico del nostro Istituto l’animatore digitale cura uno sportello di consulenza/accompagnamento per i docenti che implementano la didattica con soluzioni digitali innovative.
2) coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
3) creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; condivisione della pratica di una metodologia efficace; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con gli assistenti tecnici.
La commissione di afferenza è il TEAM PER L’INNOVAZIONE costituito inizialmente da alcuni docenti con il supporto di due Assistenti Amministrativi e un Assistente tecnico.